Francesco Marra
È molto facile collocare geograficamente il Salento. Perché è lì, una penisola larga appena cinquanta chilometri nel profondo sud-est italiano, contesa tra due mari, lo Ionio e l'Adriatico.
Ci sono cento paesi, un milione di abitanti, e poi c'è la vite, che nel Salento si declina soprattutto nelle due varietà locali: Negroamaro e Primitivo.
La superficie totale dell'Azienda Agricola Francesco Marra raggiunge i 70 ettari, i vigneti si estendono per 25 ettari e occupano i terreni più adatti alla coltivazione della vite: terre rosse ricche di argilla, ferro e potassio, ma povere di sostanza organica, dove i lunghi periodi estivi di alte temperature e l'incessante siccità fanno soffrire le viti a sufficienza per permettere loro di esprimersi con vini densi, complessi, sapidi e dal sapore mediterraneo.
Selezione
Negroamaro
Ci sono i Negroamaro del Salento, e poi c'è il Negroamaro di Francesco Marra. Prodotto da vecchie viti di almeno 50 anni. La vendemmia avviene manualmente in cassette. Diraspatura senza pigiatura. Immersione in tini di rovere da 15 hl. Fermentazione spontanea e follatura manuale. Nessuna chiarificazione né filtrazione. Affinamento in acciaio 18 mesi. Nessuna aggiunta di solfiti.
Il risultato di questo paziente lavoro è un vino di assoluto dinamismo. La potenza espressiva del Negroamaro è racchiusa in tanta sostanza e al contempo leggerezza: un risultato che riesce solo a pochi. Negroamaro dal colore rosso rubino intenso. Al naso spiccano sentori di frutti rossi maturi, frutti di bosco e confettura di amarene, con erbe aromatiche tipicamente mediterranee.
Alcolicità elevata ma appena percettibile nel bicchiere, sostenuta da una piacevole acidità che bilancia sostanze dure e morbide. Un vino dal carattere fine e raffinato, di cui ringraziamo Francesco per un'interpretazione vicina alla finezza che ricorda da vicino la Francia. Si abbina bene a selvaggina, carni in umido, formaggi stagionati e primi piatti strutturati.