Matej Skerlj

Skerlj

Skerlj è una realtà di produzione vinicola unica come il territorio che la ospita. La forza dell’incontro tra le montagne di roccia calcarea, il mare e il vento si traduce nella caparbietà di Matej Skerlj che dell’amore per la sue terra ne ha fatto una vera e propria sfida e ragione di vita, per offrire la un'interpretazione persone del Carso all’interno delle sue bottiglie.

La cantina Skelj nasce come una tradizionale fattoria agricola dell’altopiano carsico, circondata da alture calcaree nella zona di Sales. Incastonata tra le rocce, la superficie vitata di dodici appezzamenti di terra rossa ospita i vitigni autoctoni di Malvasia, Vitovska e Terrano. La filosofia produttiva di Matej Skerlj si ispira alla pazienza della natura e dei suoi cicli, ma anche alla sua asperità: gli interventi alla vite sono limitati, per permettere alle radici di affondare nella roccia alla ricerca del loro nutrimento, garantendo la migliore espressione del terreno pietroso. La vinificazione è un’ulteriore testimonianza dell’approccio artigianale di Matej: le uve fermentano spontaneamente sulle bucce con soli lieviti indigeni e riposano per due anni, a temperatura e umidità costanti, in botti di rovere nella cantina scavata nella stessa roccia da cui nascono. Anche in questo caso la visione artigianale impone la minore interferenza nello sviluppo del vino: l’imbottigliamento avviene infatti senza filtrazione in “un passaggio diretto e senza fronzoli, dal vigneto alla bottiglia” come lo descrive Matej.

I vini Skerlj sono stati definita come il racconto fedele del Carso, un contrasto armonioso tra la gestione più naturale possibile dei vigneti e la scrupolosa cura nella vinificazione, riflesso delle caratteristiche ossimoriche di questo territorio. La genuinità e l’autenticità artigianale della cantina di Matej lasciano comunque spazio alla sperimentazione, che ha permesso - e permetterà - negli anni di ottenere sorsi sorprendenti. La passione di Matej Skerlj per le sue radici si è tradotta nell’identità complessa e vivida dei suoi vini artigianali, che parlano della storia di un territorio in cui l’uomo si è ridimensionato a favore della natura.

Selezione

Vitovska

La Vitovska di Skerlj condensa l’essenza più pura del Carso, quella piccola appendice di terra di confine affacciata sul golfo di Trieste. Particolari di quest’area sono la pungente bora che si alza da nord e la diffusa roccia calcarea che affiora da ogni angolo e colora il paesaggio di un bianco luminoso. La terra qui è poca, povera e rossa per la forte presenza di ferro che rende molto ardua la viticoltura.

Il vino Vitovska di Skerlj nasce nel piccolo borgo di Sales, in un paesaggio unico e spettacolare, dove roccia, mare, vento e montagna convivono in una natura scontrosa e aspra. Le uve provengono da viti sane e pure che penetrano le radici nella roccia calcarea tra crepe, fenditure e caverne, assorbendo tutti gli elementi nutritivi della zona. La mineralità gessosa è infatti l’elemento più caratterizzante che identifica i vini Skerlj e che li battezza come pura razza carsica. La terra viene lavorata senza elementi chimici, crescendo così indisturbata e integra e preservando tutte le proprie caratteristiche vitali. Anche in cantina si prosegue allo stesso modo, con poco interventismo, lasciando che la natura esegua i suoi cicli: vinificazione spontanea, lunga macerazione sulle bucce e affinamento di almeno 24 mesi nelle botti di legno conservate nella cantina scavata nella roccia.

Il risultato della Skerlj Vitovska è un orange wine dal profilo schietto e tipico che ritrae tutte le sfumature del Carso italiano. Si presenta, infatti, di un colore aranciato, con bagliori dorati, lievemente velato dovuto all’assenza di processi di filtrazione. Il bouquet olfattivo è molto varietale, segnato da note di albicocca, scorze d’arancia, sfumature iodate, echi di salsedine, cenni di resine, miele ed erbette balsamiche. Il quadro olfattivo è completato da una vena rocciosa-minerale che emerge anche al sorso affiancata da una vibrante freschezza e da una debordante nota salina. Il sorso è ricco, schietto e generoso, di grande coerenza territoriale. Imperdibile.

Malvasia

La Malvasia di Skerlj è un bianco macerato sulle bucce, che nasce nel meraviglioso territorio del Carso triestino. Su quest’altopiano di calcare bianco, battuto dalla bora e affacciato sul mare blu del golfo di Trieste, Matej Skerlj coltiva le vigne di Malvasia istriana, un particolare clone non aromatico di questo antico vitigno d’origine greca. Si tratta di un vino di carattere che, grazie al contatto con le bucce, regala aromi molti intensi e complessi, che spaziano dalle erbe della macchia mediterranea, alla frutta, ai ricordi iodati e marini. È un bianco particolare, che riesce a raccontare il paesaggio pietroso e austero di questo spicchio di Mediterraneo incastonato nella Mitteleuropa.

L’orange wine Malvasia di Skerlj nasce sui suoli tipici della zona del Carso, caratterizzata da una roccia madre calcarea, spesso affiorante, coperta da un sottile strato di terra rossa, ricca di minerali ferrosi. Una viticoltura difficile e faticosa, che regala però dei vini dalla personalità unica. Al termine della vendemmia, le uve fermentano in legno con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce. Matura per 24 mesi in botti di legno e viene imbottigliato senza procedere a nessuna filtrazione.

Nel calice si presenta di colore giallo dorato intenso con lievi riflessi ambrati. Il bouquet ricorda aromi di scorza d’agrumi, erbe aromatiche della macchia mediterranea, frutta gialla, albicocca matura, frutta esotica, morbide sfumature di miele d’arance. Al palato è intenso, con aromi sfaccettati e ricchi, che anticipano un finale persistente, fresco e sapido. Il ritratto di una splendida Malvasia.