Fabrizio Niccolaini

Massa Vecchia

Alla fine degli anni '80 ed in pieni anni '90 la Toscana è l'eldorado del vino italiano. Cantine appartenenti a Marchesi e famiglie nobili fiorentine fanno incetta di premi e riconoscimenti oltreoceano, cristallizzando un modello di riferimento, di successo e di omologazione per il vino toscano (e non solo), assoluto campione di incassi sul mercato.

A pochi chilometri da Massa Marittima in Alta Maremma, Fabrizio Niccolaini recupera la vigna Querciola impiantata dal padre nel 1972, reinnesta e reimpianta i vitigni della tradizione e nel 1985 con la moglie Patrizia Bertolini dà vita a Massa Vecchia. Patrizia è stata tra le prime a Milano a proporre con la cooperativa “Il Girasole” prodotti biologici e biodinamici già alla fine degli anni '70.

Background in studi di matematica e chimica, abbandona il mondo scientifico per inseguire un pensiero cristallino e controcorrente di una natura dove l'uomo, gli animali e le piante siano tutti in armonia nel cosmo secondo il modello proposto da Steiner e da Fukuoka. Riprende le pratiche di vinificazioni della tradizione dei poderi della Maremma, con bianchi macerati corposi e rossi vinificati solo in legno con lungo passaggio sulle bucce e riafferma l'identità dei varietali autoctoni (Aleatico, Alicante, Sangiovese, Malvasia bianca e nera, Vermentino, Trebbiano) in piena antitesi rispetto alle tendenze di quegli anni.

Fabrizio sceglie di ridurre il proprio stile di vita ad una ricchezza più spirituale prendendo ciò che viene dalla terra. Sceglie di esserne custode e contadino. Crea vini seguendo il proprio istinto, lontano da imporre uno stile o una firma, si dedica totalmente ad una primordiale idea di biologico perchè la natura possa esprimersi al meglio svelandosi nelle proprie bottiglie. Rifugge le leggi del mercato, i principi ed i momenti della vendita e della promozione, smarcandosi da un'epoca di consumismo. Il vino è alimento, non bene da commercializzare. Nel 2003 con Angiolino Maule, Stanko Radikon e Paolo Bea dà vita a Vini Veri, da cui tutto il movimento dei vini al naturale prenderà le mosse. Uomo lucido e coerente, per oltre 20 anni resiste alle mode e alle tendenze del mondo del vino e nel 2009 decide di lasciare l'azienda ad una giovanissima Francesca Sfrondini, figlia della moglie Patrizia, che lo ha sempre seguito imparandone i segreti. Si ritira a 700 m slm sulle Colline Metallifere, dove recupera un podere (antica casa colonica toscana) che chiamerà Aia Vecchia, circondato da boschi, pascoli, vigna ed orto con l'idea di riproporre il modello di agricoltura circolare, dove mucche, maiali, animali da cortile e conigli si alimentano di erba e seminato, producendo carne e formaggio, riutilizzando il loro letame per fertilizzare i campi. Qui Fabrizio si dedica anche ad una limitatissima produzione di Pinot nero da una minuscola vigna nel mezzo di un bosco appartatato. Dal 2009 al 2018 Francesca, con l'aiuto economico di quattro soci e del marito Stefano, guida Massa Vecchia prendendone il testimone da Fabrizio con naturale continuità secondo un vero e proprio unicum. Nonostante il significato che l'azienda ha assunto negli anni per le scelte pioneristiche controcorrente, per i valori veicolati, per il ruolo nel panorama del mondo del naturale e per i vini straordinari, la dimensione produttiva non è mai cambiata, rimanendo un luogo a misura d'uomo. Dalla vendemmia 2019 è ritornato Fabrizio, chiudendo idealmente il senso di un'esperienza circolare. I suoi vini sono dei veri e propri capolavori, testimoni senza filtri di uva, annata e territorio: portentosi!

Selezione

Ariento

L'Ariento di Massa Vecchia è uno straordinario orange wine, elegante, complesso e dinamico: è ottenuto da uve di Vermentino in purezza, con vigne che vengono coltivate senza l'ausilio di sostanze chimiche o di sintesi. La vendemmia avviene rigorosamente a mano. In cantina si prosegue con lo stesso credo, pertanto con fermentazione alcolica che avviene spontaneamente e macerazione sulle bucce di circa 2-3 settimane in tini troncoconici di castagno. Affina per 18 mesi in botti di rovere e almeno 6 mesi in bottiglia.

Il vino “Ariento” riempie il calice con la sua veste giallo dorata intensa. Ammalia sin dalla prima olfazione, con sentori di pesca, albicocca, scorza d'agrume, miele d'acacia e rimandi bucolici, con note di fieno ed erbe spontanee. Naso tanto variegato che risulta difficile staccarsene, ma l'assaggio rende chiaro che il liquido dispiega ulteriore complessità. Polpa carnosa, un frutto da mordere, che si espande sul palato con tutti i suoi umori e la sua freschezza. Poi un tannino che scandisce come un metronomo il ritmo del sorso. Grande vino da bere alla stessa temperatura di un rosso, per non perdere nessuna sfumatura della sua immensa complessità.

Vita

Il “Vita” della cantina Massa Vecchia è un vino bianco macerato sulle bucce, intenso e di ottima struttura, ottenuta da uve Malvasia di Candia in purezza, vitigno aromatico a bacca bianca, provenienti da vigne situate su colline poste a più di 250 metri di altitudine nell’Alta Maremma Toscana.

Il “Vita” viene prodotto con uve attentamente selezionate e vendemmiate esclusivamente a mano. I grappoli vengono diraspati e pigiati delicatamente in cantina per svolgere poi la fermentazione alcolica che avviene in tini di cemento, utilizzando esclusivamente lieviti indigeni, con una macerazione sulle bucce che si protrae per circa 2 settimane. Si passa così alla svinatura con pressatura al torchio, dopodiché il vino resta in affinamento per almeno 30 mesi in botti grandi di rovere e per altri 6 mesi in bottiglia prima di essere venduto.

Il “Vita” della cantina Massa Vecchia è di un colore giallo aranciato molto intenso con sfumature rosse e ramate. Al naso compaiono intensi aromi di frutta candita e frutta esotica, tra cui l’arancia, il cedro, il mandarino e il mango, note floreali di rosa essiccata e di erbe aromatiche, tra cui il timo e la menta per finire su leggeri sentori speziati. In bocca è ricco, succoso e complesso, con una bella freschezza e tannini vivaci. Vino sincero, schietto e assolutamente da provare!

Rosato

Il Rosato di Massa Vecchia è l’espressione artigianale di una tipologia di vino che in questa versione sfoggia bevibilità, classe e complessità accompagnate da un’aura contadina e archetipica del rosato mediterraneo.

Il Massa Vecchia Rosato nasce dall’uvaggio di un vitigno autoctono, la Malvasia Nera, che ne compone la parte più importante e di una piccola percentuale di Merlot. Le uve provengono rispettivamente da Vigna Beruzzo 2 e da Vigna Massa Vecchia, poste entrambe a circa 200 m sul livello del mare.

La scelta di rese basse permette la massima concentrazione di sostanza e qualità negli acini. Si vendemmia rigorosamente a mano ed il lavoro in cantina è svolto nella maniera meno invasiva possibile: la fermentazione avviene spontaneamente con lieviti indigeni, è prevista una breve macerazione sulle bucce di 12 ore e alla quale segue un periodo di maturazione di 18 mesi in grandi botti di rovere e castagno, più una successiva fase di affinamento di 6 mesi in bottiglia.

Il Rosato di Massa Vecchia colpisce per una sorprendente complessità aromatica e una freschezza dissetante. Nel calice la veste rosa si arricchisce di sfumature violacee. Le note olfattive spaziano nel mondo dei frutti rossi passando dalle ciliegie ai frutti di bosco e si accompagnano a una piacevole speziatura di pepe bianco su uno sfondo di erbe mediterranee e un sentore fumé assai caratterizzante.

In bocca è scorrevole con gradevoli note rustiche che ben si accompagnano a una naturale sapidità.

Sangiovese

Il Sangiovese di Massa Vecchia è una delle più meravigliose ed emozionanti interpretazioni di Sangiovese della Toscana. Un puro e raro concentrato della costiera toscana con tutti i suoi contorni mediterranei, selvatici e marini; una “creatura” dalla spontaneità umorale e dall'incredibile vitalità che sfocia dal liquido. Sfoggia una disarmante profondità e un ciclone di sfumature che riportano la mente alla terra selvatica maremmana.

Questo Sangiovese è una delle più splendenti gemme della collezione Massa Vecchia. Nasce da una cura materna e un approccio sensibile per la terra. La vendemmia e la cernita delle uve Sangiovese avviene manualmente. In cantina la fermentazione si realizza spontaneamente per opera dei lieviti indigeni presenti naturalmente sulle bucce. Dopo la fermentazione riposa almeno 30 mesi in botti di rovere in compagnia dei suoi residui naturali, provenienti dall’assenza di filtrazioni e chiarifiche. L’imbottigliamento avviene senza aggiunta di solfiti per conservare tutta la sua spontaneità.

Il Sangiovese Massa Vecchia scalpita nel calice con il suo manto rosso rubino impenetrabile e denso. Maestoso e nobile, mostra comunque la sua natura selvatica e ricorda di essere figlio della terra. Naso pulsante e stratificato in cui si rincorrono note campestri, sentori di macchia mediterranea, erbe spontanee, frutta selvatica, more di rovo, ventate di mare e radici di bosco. Raffinatezza ed eleganza galoppano nella stessa direzione nelle redini di una freschezza agreste e un tannino che scandisce il sorso. Potenza, profondità e classe: un vino immenso!